domenica 2 gennaio 2011

COOL TO REUSE - Bevendo petrolio (II)


Come discusso nel precedente post l’utilizzo in grande scala di plastica PET crea inevitabilmente un problema di rifiuti e conseguentemente difficoltà della loro raccolta e gestione. Possiamo vedere in qualunque strada o parco di tutte le città bottiglie di PET abbandonate a terra che impiegheranno più di 500 anni per degradarsi completamente. Inoltre l’uso massiccio di bottiglie PET può generare problemi di salute connessi alla possibilità che le bottiglie liberino sostanze nocive se riutilizzate molte volte o se esposte ad una fonte di calore. Per questo i messaggi dei fabbricanti sono:
“Conservare in un luogo pulito, fresco e secco” 
“Proteggere dalla luce solare e da odori intensi”
“Consumare preferibilmente prima di...”
“Non riutilizzare il contenitore”

E’ importante dunque conoscere alternative all’utilizzo di bottiglie di PET, cioè tipologie diverse di bottiglie come quelle di alluminio, acciaio inossidabile, vetro o materiale plastico policarbonato. Il seguente articolo spiega i vantaggi e gli inconvenienti di ciascuna tipologia di bottiglia:

In varie città come San Francisco (California, USA), Concord (Massachusetts, USA) o Bundanoon (New South Gales, Australia) hanno proibito la vendita di acqua imbottigliata per proteggere l’ambiente. In queste città si promuovono bottiglie riutilizzabili che possono essere riempite nelle numerose fonti pubbliche o edifici pubblici. Bundanoon è stata la prima città a proibire nel 2009 l’utilizzo di acqua imbottigliata nel PET. 
- http://periodismohumano.com/sociedad/medio-ambiente/el-pueblo-australiano-que-lleva-un-ano-sin-beber-agua-embotellada.html

Nel 2013 si è unita a questa iniziativa la città di Concord:

La città di San Francisco a partire dal 2014 ha proibito l’uso del PET per imbottigliare acqua:

Questo è il primo esempio di una grande città industrializzata nella quale si potrà vivere senza acqua imbottigliata.


PET DI ORIGINE VEGETALE
Le grandi multinazionali stanno iniziando ad utilizzare il PET di origine vegetale come rimedio alla critica internazionale ecologista. Queste compagnie, tra le quali ci sono Coca cola o Pepsi, usano un 30% di PET di origine vegetale (bottiglie disponibili solo in alcuni stati) e affermano che entro il 2020 tutte le bottiglie utilizzate saranno di PET riciclato. C’è da ricordare però che le normative sanitarie della maggior parte degli stati europei obbligano ad usare almeno un 50% di PET vergine. 

Inoltre occorre ricordare che il PET è un materiale 100% riciclabile ma non biodegradabile e che durante il suo processo di riciclaggio perde gran parte delle sue proprietà.

PET NEL SETTORE TESSILE
Il PET riciclato rappresenta una nuova opportunità per il settore dell’industria tessile. Il processo di riciclaggio del PET su grande scala permette ai fabbricanti tessili di incrementare le entrate riducendo i costi. Attualmente la Cina è il maggior importatore al mondo di bottiglie di plastica PET, che vengono riutilizzate per l’elaborazione di fibre sintetiche con lo scopo di fabbricare vestiti che poi vengono esportati in tutto il mondo.
Per convertire una bottiglia PET in indumento tessile sono necessari una serie di processi che possono essere semplificati in tre passaggi: fusione del polimero, processo di filatura e tessitura finale.
Un buon esempio di questo nuovo sistema di fabbricare indumenti è rappresentato da ECOALF, un’impresa spagnola di vestiti realizzati a partire dal riciclo di rifiuti differenziati. I principali rifiuti che vengono utilizzati per realizzare indumenti sono reti da pesca, bottiglie di plastica (PET), pneumatici usati e caffè. 
Focalizzandoci sulle bottiglie di plastica ECOALF ha pubblicato dei dati interessanti relativi alla riduzione del consumo e la contaminazione ambientale. Con 70 bottiglie di PET si genera un metro quadrato di tessuto. Inoltre si riduce di un 20% il consumo di acqua, un 50% di consumo di energia e un 60% di immissioni di CO2 nell’aria. 

Anche grandi imprese come NIKE o ADIDAS hanno cominciato ad utilizzare il PET a partire dai suoi polimeri. Queste multinazionali utilizzano all’incirca 18-20 bottiglie di plastica per fabbricare un capo di vestiario.
NIKE ha riutilizzato soltanto nel 2012 un totale di 16 milioni di bottiglie di plastica acquistate da impianti di riciclaggio di Giappone e Taiwan. Il nuovo uso di questi materiali rientra in una nuova strategia che ha permesso la crescita di un 14% delle vendite e un beneficio di oltre 6 miliardi di dollari riducendo allo stesso tempo del 25% le spese legate alla produzione.

PET-TREE: Orti verticali PET
Questo è uno degli esempi di nuovo uso creativo dei contenitori PET da 5 litri. E’ un sistema per la coltivazione di ortaggi basato nell’utilizzo di questi recipienti come vasi, formando una struttura su più livelli di forma geometrica. E’ un sistema di coltivazione che inoltre permette l’utilizzo più efficace delle risorse idriche, nonché dello spazio utilizzato.



Photograph: Richard Scott/MAVERICK