mercoledì 6 novembre 2013

Rapporto Aci-Istat sulla sicurezza stradale: aumentano le vittime tra i ciclisti

E’ stato presentato a Roma il rapporto Aci-Istat 2012 sulla sicurezza stradale. Preoccupanti i dati sull’incidentalità tra i ciclisti, aumentata del 2,5% tra il 2011 e 2012. Come si legge dal rapporto, ”rispetto al 2011, aumentano del 2,5% i conducenti di biciclette vittime di incidenti stradali e del 2,7 % i feriti”. “Va rilevato – si legge ancora in una nota – che la proporzione di donne decedute alla guida di una bicicletta, sul totale delle conducenti morte in incidenti stradali, è più elevata rispetto alla stessa percentuale calcolata per gli uomini (10,4% e 19,3 % rispettivamente per gli uomini e per le donne)”. “La proporzione dei conducenti di biciclette vittime di incidenti stradali, sul totale dei conducenti deceduti risulta più elevata di quella registrata per i ciclomotori”. “Tra le voci delle categorie di veicoli – prosegue il rapporto – sono stati distinti anche i quadricicli, i conducenti morti alla guida di questa categoria di veicolo sono otto e rappresentano circa lo 0,3% del totale dei conducenti deceduti”.


E poi ancora: ”Nonostante gli incidenti più gravi avvengano sulla rete extraurbana, il pericolo corre in città”. Lo sottolinea il rapporto Aci-Istat presentato questa mattina, che sottolinea: “malgrado un calo complessivo del 10% di sinistri e decessi, sulle strade urbane si conta il 75% degli incidenti con il 42% delle vittime e il 72% dei feriti”. ”Nel 2012 – si legge nel rapporto – sulle strade urbane si sono verificati 141.715 incidenti (75,9%), che hanno causato 191.521 feriti ( pari al 72,3% del totale) e 1.562 morti (pari al 42,8% del totale). Sulle autostrade, invece, gli incidenti sono stati 8.398 ( pari al 5,0% del totale) con 15.852 feriti (6.0% del totale) e 330 decessi (9,0% del totale) mentre sulle altre strade extraurbane, comprensive delle strade statali, provinciali, comunali extraurbane e regionali sono avvenuti 35.613 incidenti che hanno causato 57.343 feriti e 1.761 morti”.

Tratto da www.bikeitalia.it - scritto da Alessandro Micozzi