venerdì 28 novembre 2014

COOL TO REUSE - Produttori di energia elettrica dal basso




Continuiamo la serie di articoli sul terreno ancora poco esplorato del connubio tra riciclo e tecnologia. Una opzione come quella proposta dall'articolo di oggi è possibile soltanto se la legislazione e il settore distributivo sono già predisposti, come in Olanda, però quello che non è possibile oggi in Italia magari sarà realtà tra qualche anno...

venerdì 14 novembre 2014

Riciclare il calore si può - COOL TO REUSE

Può sembrare un idea di riciclo un po' strana e forse poco utile quella di cui vi parliamo questa volta ma se considerate che il consumo energetico mondiale dei mega data-center delle grandi aziende che ci forniscono i servizi internet (Google e Facebook in testa) si aggira a circa l'uno per cento del consumo totale di energia elettrica forse questa idea non è così ininfluente sul risparmio energetico.

Anche un semplice computer emette un vero e proprio getto di calore, provate ad immaginare la quantità che viene invece prodotta dai server connessi ventiquattrore su ventiquattro in tutto il mondo. E se si potesse recuperare tale calore per riutilizzarlo? L'idea è del prof. Paul Benoit, che ha messo a punto un sistema di riscaldamento che fornisce riscaldamento gratuito ed efficiente per le case e le attività commerciali.

Benoit ha ideato un radiatore elettrico chiamato Q.Rad, collegato a processori ad alte prestazioni. Questi ultimi sono equiparabili a dei PC senza schermo, connessi a internet tramite fibra ottica.

L'idea era quella di sostituire le resistenze del riscaldamento autonomo con i processori per computer, connessi a Internet, in grado di generare calore senza produrre alcun rumore. E senza costi aggiuntivi.

Per gli utenti, il principio è molto semplice: un termostato, regolabile anche a distanza tramite smartphone, consente di selezionare la temperatura desiderata prelevando il calore desiderato. Una stanza più riscaldata richiede più capacità di calcolo dei processori. Ed è ciò su cui si è basato Benoit.

Questi radiatori digitali sono stati progettati per lavorare sfruttando i data center, dove delle macchine enormi processano dati, permettendoci, più o meno consapevolmente, di aprire tante finestre su Internet contemporaneamente, o inviare un tweet. Tutto ciò richiede ogni volta l'utilizzo di calcoli informatici molto complessi. Proprio per questo i data center emettono una grande quantità di calore. Solo per fare un esempio: i “calcoli” necessari per la realizzazione di un film in 3D possono riscaldare diverse migliaia di persone per un anno.

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A questo proposito in un altro articolo leggiamo che un comunissimo iPhone, utilizzato "nella media", in un anno consuma più del frigo di casa. Oggi quasi tutti (nei paesi occidentali) posseggono uno smartphone dal quale non si separerebbero mai, e anche nei paesi poveri e in via di sviluppo questo strumento si sta rivelando utilissimo per migliorare la qualità della vita delle persone. Tutto ciò non fa presagire certo ad una diminuzione dei consumi globali di elettricità, ma sistemi tecnologici come quello proposto sopra almeno ridurrebbero considerevolmente gli sprechi energetici legati a questa tecnologia. Se poi tutte le aziende che operano nel settore spostassero i loro consumi energetici verso fonti rinnovabili questo sarebbe un passo avanti per combattere il riscaldamento del pianeta.




lunedì 10 novembre 2014

Tu come stai - Presentazione dell'indagine conoscitiva



Si è appena conclusa l'indagine conoscitiva sul benessere e sul disagio dei giovani realizzata all'interno del progetto TU COME STAI.

Venerdì 14 novembre alle ore 16.00 si svolgerà la presentazione dei risultati dell'indagine presso la Sala Consiliare del Comune di Macerata.

Interverranno:

Stefania Monteverde (Assessore alla scuola e formazione del Comune di Macerata),
Leonardo Lippi (Assessore della Provincia di Macerata con delega alle Politiche Sociali, dei Giovani e dell'Immigrazione),
Claudia Santoni (Sociologa, presidente dell'osservatorio di Genere)

Le informazioni raccolte attraverso l'indagine “Tu come stai” permettono di tracciare alcune significative riflessioni su come si stia configurando la popolazione giovanile maceratese, in particolare rispetto a tre rilevanti ambiti di analisi: il contesto familiare, le tappe identitarie e la sfera delle abitudini. Il campione dell'indagine è composto da 2029 studenti delle scuole secondarie superiori del Comune di Macerata. Un collettivo ampio di ragazzi e di ragazze tra i 14 e i 20 anni, capace di rappresentare in modo significativo le tendenze e i comportamenti dell'universo giovanile maceratese.


Il progetto “Tu come stai” si propone di:

• promuovere la conoscenza e la consapevolezza, stimolare il dibattito intorno al disagio giovanile e alle sue cause;
• promuovere tra la popolazione giovanile la conoscenza dei meccanismi di uscita dalla situazione di disagio;
• favorire l'adozione di modelli di comportamento equi e salutari, di scelte libere e informate, nel pieno rispetto di sé e degli altri;
• promuovere la partecipazione attiva dei giovani alla vita pubblica e locale;
• promuovere la cittadinanza attiva dei giovani;
• promuovere la cittadinanza europea con particolare riferimento ai diritti correlati e ai principi (diritto all'integrità della persona, non discriminazione, diversità culturale, religiose e linguistica, parità tra uomini e donne...);
• promuovere modelli di comportamento orientati alla tolleranza e al rispetto delle diversità culturali, religiose e linguistiche.


Le FOTO della presentazione

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Il progetto è stato realizzato dall’Associazione Alter Eco in collaborazione con Comune di Macerata, Provincia di Macerata, Osservatorio di Genere, Risorse Cooperativa, Gruca Onlus e finanziato nell’ambito del Programma Comunitario “Gioventù in azione- Misura 1.2 2013”.
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Contatti: www.associazionealtereco.eu - ass.altereco@gmail.com